Zero Waste Week: dal 4 all’8 settembre, rivolgiamo ogni sforzo alla riduzione di sprechi e rifiuti

Zero Waste Week 2023. Ridurre gli sprechi e i rifiuti a zero.

Una settimana di riflessione ci attende. Ciascun abitante di questo Pianeta, infatti, è responsabile della produzione di rifiuti, ai quali sono correlate questioni di smaltimento, inquinamento e salute. Per questo da alcuni anni, su iniziativa del Regno Unito, la prima settimana di settembre è deputata al riconoscimento delle problematiche legate ai rifiuti e all’informazione sulle contromisure necessarie per tendere, con i propri comportamenti, a uno stile di vita a impatto zero.

L’obiettivo della filosofia Zero Waste – o No Waste – è di ridurre al minimo la produzione di rifiuti e gli effetti del consumo sull’ambiente. Questo approccio sostenibile alla vita può essere raggiunto a partire dall’evitare a monte gli sprechi. Un semplice ragionamento ci permette di capire che evitare gli sprechi apporta un doppio vantaggio: da un lato acquisti superflui o scarsamente sostenibili non vengono proprio compiuti e quindi non si traducono in rifiuti, dall’altro è soprattutto lo sfruttamento delle risorse naturali necessarie per la produzione che risulta ridimensionato se la nostra domanda è inferiore. A minori consumi corrisponde un minore sfruttamento delle risorse naturali, quali acqua, energia e suolo. È noto che la riduzione del consumo di beni e servizi abbia un impatto notevole sulla salute ambientale, ma il tornaconto è più ampio ancora! Anche una prospettiva egoistica porta alla medesima conclusione, dal momento che consumare meno offre sollievo psicologico e intacca in maniera minore il proprio patrimonio. Proteggi la Terra e risparmia sul budget familiare!

 

EVITARE GLI SPRECHI. I prodotti usa e getta possono fare da perfetto esempio.

Se da un lato presentano dei “pro” innegabili, i “contro” dei prodotti monouso acquistano un peso sempre maggiore dovendo dare priorità alla sostenibilità dei consumi, tenuto presente lo smaltimento problematico e anche la scarsa reperibilità delle risorse. Come tanti altri prodotti per la cura personale, anche i dischetti struccanti in cotone idrofilo sono igienici ed economici. Alla classica proposta monouso in commercio, si affianca da alcuni tempi anche una concorrenza di dischetti in cotone tessuto o in bambù o altre fibre naturali che possono essere impiegate per molteplici utilizzi senza perdere le loro proprietà. Con un po’ di pianificazione per assicurarsi di non rimanere mai senza dischetti puliti, l’acquisto andrebbe valutato. Solitamente, quando si deteriorano si smaltiscono come gli indumenti. Delle tante alternative disponibili parla anche Altroconsumo, da cui abbiamo appreso che struccandosi ogni giorno con i dischetti usa e getta se ne usano quasi 2.000 all’anno e si producono fino a 13 kg di rifiuti indifferenziati!

Tutto sommato, però, anche se la spesa iniziale è maggiore e comunque verrà impiegata dell’acqua e del sapone per il lavaggio delle alternative riutilizzabili, queste si confermano nella maggior parte dei casi più indicate per una gestione responsabile dei rifiuti che non possiamo evitare di produrre.

Per tutti questi rifiuti inevitabili è importante portare avanti uno sforzo collettivo volto al recupero. Appurato che l’uso sia necessario, arriva anche il momento dello smaltimento. Il primo passo che dovrebbe compiere ciascuno è chiedersi se ciò che sta eliminando si possa in primis riutilizzare o, in alternativa, riciclare. Parliamo di azioni concrete.

 

RIUTILIZZARE. Non è detto che un prodotto che abbia esaurito il proprio scopo iniziale abbia perso del tutto funzionalità! Un nuovo ciclo d’uso renderà quell’oggetto molto più durevole del previsto. Inoltre, non andremo ad acquistare un prodotto nuovo – con tutte le note problematiche connesse – per assolvere a una funzione cui possa supplire ciò che già abbiamo in casa. Anche in questo caso, il beneficio è sia per l’ambiente sia per le finanze personali! Con l’autunno che pare aver fatto capolino in anticipo, una buona idea per allungare la vita utile dei contenitori in plastica dura è sfruttarli come mangiatoie per gli uccelli. Conservare e pulire i vasetti di yogurt e i contenitori per le uova assicura recipienti resistenti per la semina delle piante, invece. Con un po’ di creatività, quasi tutto può avere un fine nuovo prima di finire nel cestino.

 

RICICLARE. Che succede a un oggetto che andiamo a conferire correttamente nella raccolta differenziata? Tornerà a nuova vita fino a che sia possibile – è il caso di carta e plastica riciclabile – oppure sarà riabilitato in altro materiale, come avviene con il compost e gli scarti di cibo e i rifiuti vegetali, utilizzati per produrre fertilizzante naturale. Abbiamo lasciato per ultimo lo spunto già largamente adottato. Nei 54 Comuni soci del Coabser – il consorzio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio – nel 2022 sono state prodotte 97mila tonnellate di rifiuti, separate per il 79,2%! Un ottimo risultato per tutto l’Albese e il Braidese, in particolare per il Comune di Guarene, dove il 91,5% dei rifiuti viene riciclato.

Ne siamo molto felici, dato che l’argomento della raccolta differenziata ci sta tanto a cuore da essere inserito tra le proposte del Decalogo di conversione alla sostenibilità che l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, in nome della Diocesi di Alba, ha proposto a tutta la comunità diocesana come avvicinamento a uno stile di vita più sostenibile e coerente con gli insegnamenti dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

 

ZERO WASTE WEEK. In definitiva, a che serve questa settimana? A dare il primo impulso al nostro sforzo personale, sostenendoci nell’assicurare, anche dopo l’appuntamento annuale, almeno parte dell’impegno speso, per garantire un mondo più sostenibile e sano a tutti, incluse le generazioni che verranno.

Un’ambizione grande, che certo richiede ostinazione. Come Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro continuiamo a dare il nostro meglio per lavorare in questa direzione, grati dell’ispirazione che potremo dare e che potremo ricevere dagli altri viaggiatori in cammino verso l’ecologia integrale. Di recente hai implementato nella tua vita qualche nuova soluzione eco-friendly? Incontriamoci ancora per parlarne, attraverso le nostre pagine social. FB: upsl.diocesi.alba – IG: pastoralesocialelavoro.alba