Giovedì 6 luglio mezz’ora di grandine, pioggia e vento si sono abbattuti sulla città di Alba e una parte delle colline di Langa e Roero, mettendo in ginocchio i vigneti e i noccioleti all’apice del loro vigore vegetativo.

La violenta grandinata ha distrutto in pochi minuti vaste zone coltivate nella fascia che va dalla zona Sud-est di Torino tra Trofarello, Santena, Poirino e Pralormo, toccando parte del Roero nelle zone di Montà, Santo Stefano Roero, Monteu Roero, Canale, Vezza, Corneliano, Piobesi, Castagnito e Guarene, ad Alba dove si sono verificati allagamenti, sradicamenti di alberi e vari danni alle coperture e alle auto, procedendo nelle Langhe del Barbaresco e del Moscato (Treiso e Neive tra le zone più colpite) per poi salire verso l’Alta Langa di Mango, Trezzo Tinella, Borgomale, Castino e Cortemilia. Una vasta zona di pregiati vigneti e noccioleti, dove in alcuni casi il raccolto è perso al 100%.

Vogliamo esprimere la vicinanza della Diocesi di Alba, in questo difficile momento, agli agricoltori duramente colpiti.

“Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno” afferma il Presidente Cirio all’atto di attivare la richiesta di stato di calamità, per far fronte alle conseguenze dell’evento distruttivo. La stima dei danni è ancora in corso, ma raggiunge percentuali tra il 70% e il 100% del raccolto perso nelle zone più flagellate.
Si tratta dell’ennesimo evento a cui non siamo indifferenti e che rinnova ancora l’urgenza di modificare la nostra sensibilità nei confronti dell’ambiente e del cambiamento climatico di cui siamo in parte corresponsabili.
Auspichiamo che presto possa arrivare il sostegno opportuno alle persone colpite, per poter finalmente concentrare gli sforzi nella ripresa: in questo chiediamo ai Sindaci e alle amministrazioni del territorio l’attenzione e la cura che il loro importante servizio impone.

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